Proprio nei mesi passati abbiamo condotto un’inchiesta sullo Smaltimento materiale elettrico Milano e dintorni per verificare quanto la nuova normativa fosse davvero applicata nei negozi italiani.
abbiamo visitato 9 ipermercati e 26 negozi specializzati sparsi in 8 città (bari, firenze, milano, napoli, palermo, roma, torino e venezia). abbiamo innanzitutto verificato la presenza di informazioni chiare e visibili nel punto vendita (cartelloni, volantini, depliant, ecc.). abbiamo poi finto di voler acquistare un televisore per poter avere informazioni sul ritiro dell’usato. abbiamo valutato se le informazioni fossero fornite spontaneamente e se fosse possibile portare l’usato in negozio in un secondo momento rispetto all’acquisto. risultati sconfortanti come si vede dalla tabella, meno del 20% dei punti vendita visitati offre informazioni chiare e visibili.
in alcuni casi abbiamo trovato cartelloni appesi all’ingresso del negozio, in altri semplici fogli a4 posizionati alle casse o al banco dell’assistenza clienti. per quanto riguarda il ritiro dell’usato in negozio più della metà della grande distribuzione specializzata da noi visitata si è dimostrata non è ancora pronta: in 8 negozi è invece possibile la consegna ma solo se contestualmente al nuovo acquisto, in 2 casi è possibile ritardare la consegna di 24-48 ore e in un caso addirittura entro gli 8 giorni successivi.
negli ipermercati le informazioni sono spesso assenti. solo 1 ipermercato tra quelli visitati rispetta la normativa. pochissimi anche i casi in cui il vecchio apparecchio si può riconsegnare in negozio contestualmente al nuovo acquisto: solo 3 punti vendita su 9. ritiro anche online sono tenuti al rispetto della normativa sul ritiro dei raee anche i negozi online. abbiamo perciò analizzato le homepage e le condizioni di vendita di 12 siti, alcuni dei quali legati alla grande distribuzione organizzata. su 12 punti vendita soltanto uno riporta la normativa in modo chiaro tra le condizioni di vendita.
sembra proprio che le grandi catene che hanno sia negozi su strada che online hanno finora trascurato l’applicazione della normativa sui propri siti e quelli che forniscono indicazioni non rendono certo la vita facile al consumatore (ad esempio costretto a spedire l’usato a proprie spese entro 10 giorni dal ricevimento di un’autorizzazione che va richiesta via email al momento dell’acquisto). le aziende non rispondono abbiamo contattato le principali catene di elettrodomestici ed elettronica per conoscere la loro posizione, ma nessuno, eccetto unieuro, ha voluto rispondere alle nostre domande.
secondo questa azienda il mancato rispetto della normativa è legato, in molti casi, a carenze strutturali del sistema di gestione dei raee, ma concordano con noi sul fatto che ogni attore di questa catena ha avuto tutto il tempo necessario (dal 2002) per l’adeguamento. abbiamo anche deciso di segnalare i risultati di questa nostra inchiesta ai ministeri competenti: ambiente, sviluppo economico e salute. vi terremo informati. i raee sono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
sono tutti quegli apparecchi usati che non vanno smaltiti assieme alla normale spazzatura perché pericolosi e inquinanti. per il loro corretto smaltimento l’italia ha recepito la direttiva europea già dal 2005 ma per la mancanza di decreti attuativi, l’applicazione è stata ritardata più volte, anche se già da alcuni anni gli italiani pagano al momento dell’acquisto (compreso nel prezzo di un prodotto nuovo) una tassa sullo decreto ministeriale dello scorso 8 marzo (n.65) finalmente rimette le cose a posto, ma a qualche giorno dalla sua entrata in vigore non tutti i punti vendita si sono organizzati a dovere, sia per una corretta informazione alla clientela e sia per quel che riguarda il ritiro e lo stoccaggio dei raee.
Puoi Contattarci al numero 0238093736
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